Slitta di sei mesi il termine entro cui, per gli impianti fotovoltaici oltre i 10 kW, bisogna comunicare la partecipazione a un consorzio per lo smaltimento dei Raee.

Lo prevede la conversione in legge del decreto Milleproroghe 2023 (dl 29 dicembre 2022, n. 198) ora all’esame della Camera dopo essere stato approvato da Palazzo Madama, dove è stata introdotta questa modifica.

L’articolo 11, comma 8-quater, introdotto dal Senato, prevede infatti che per gli impianti fotovoltaici di potenza nominale superiore o uguale a 10 kW, entrati in esercizio negli anni dal 2006 al 2012, il termine entro il quale i soggetti responsabili possono comunicare la scelta di partecipare a un sistema collettivo per lo smaltimento a fine vita dei relativi materiali è fissato alla data del 30 giugno 2023.

Il decreto direttoriale del Mite n. 54 dell’8 agosto 2022 (oggi sub iudice al Tar del Lazio per il ricorso presentato dal Consorzio E-Cycle) prevedeva che, al fine di evitare le trattenute, gli impianti procedessero entro e non oltre l’ultimo trimestre del 2022 con l’iscrizione ex novo (10 €/pannello) o l’adeguamento (si stima un valore di 6 €/pannello) della garanzia finanziaria.

“Appare evidente – osserva il Consorzio E-Cycle in una nota di commento alla nuova proroga – che gli obblighi imposti, per chi volesse evitare le trattenute, risultavano eccessivi rispetto alla ratio e al dettato dell’art. 24-bis del D.lgs. 49/2014 in quanto fortemente gravosi per gli operatori. Dunque è altamente probabile che la pressione di questi ultimi e una paventata fuga dal modello di gestione dei Raee tramite Sistema Collettivo, nettamente meno appetibile a tali condizioni, abbiano spinto il Mase a rivedere i termini dando un po’ di ossigeno ai soggetti responsabili. Seppur solo un primo piccolo passo, verso un’inevitabile revisione delle chiacchierate Istruzioni Gse di agosto, che lascia ben sperare.”

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