Quali sono oggi le principali dinamiche per gli interventi di revamping e repowering dei medi e grandi impianti fotovoltaici a terra e su tetto?

In Italia, repowering e revamping degli impianti fotovoltaici stanno raggiungendo volumi sempre  più rilevanti e ci sono oltre 18,5 GW di impianti fotovoltaici che nel 2024 compiranno almeno 10 anni di vita. Di questi, oltre il 22%, pari a più di 4 GW, ha una potenza di almeno 1 MW. Per la maggior parte, si tratta di impianti che fanno capo a operatori professionali e investitori il cui scopo è massimizzare la producibilità e la remunerazione della corrente.

Questi soggetti sono la quota maggiore degli interventi di revamping, cioè di ammodernamenti a parità di potenza o con scostamenti minimi rispetto ai dati di targa originali, o di repowering, veri e propri potenziamenti di impianti esistenti.

Ci sono anche molti impianti commerciali e industriali su tetto in autoconsumo, i proprietari di questo tipo di impianti sono di solito meno attenti dei fondi di investimento a massimizzare in ogni momento la produzione, ma anche fra questi c’è chi decide di ammodernare o potenziare il proprio impianto.

La scelta fra repowering e revamping è soprattutto una questione di tempo, di quanto il proprietario sia disposto ad aspettare per la connessione di una maggiore potenza in ingresso, se la rete non è immediatamente capace di assorbirla. Alcuni produttori sono disposti ad attendere anche due anni per ottenere le soluzioni di connessione necessarie a fare il repowering di un impianto a terra. Altri preferiscono limitarsi a un revamping a parità di potenza e finire i lavori in tempi molto più brevi sfruttando i punti di connessione esistenti. Una soluzione non esclude però necessariamente l’altra.