In applicazione della l.r. 26/2003 e s.m.i., la programmazione energetica regionale si compone di un Atto di Indirizzi, approvato dal Consiglio Regionale, e del Programma Regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC) approvato dalla Giunta.

L’Atto di Indirizzi del Consiglio regionale, approvato nel 2020, ha indicato il percorso che la Lombardia deve seguire per affermarsi come “regione ad emissioni nette zero” al 2050, indicando quattro direttrici fondamentali:

  • riduzione dei consumi con incremento dell’efficienza nei settori d’uso finali;
  • sviluppo delle fonti rinnovabili locali e promozione dell’autoconsumo;
  • crescita del sistema produttivo, sviluppo e finanziamento della ricerca e dell’innovazione al servizio della decarbonizzazione e della green economy;
  • risposta adattativa e resiliente del sistema lombardo ai cambiamenti climatici.

Gli ultimi due anni, tra gli effetti importanti della pandemia, la crisi energetica e l’incertezza del contesto geopolitico, hanno reso la sostenibilità ambientale dell’economia e della società lombarda un bisogno fondamentale. Il PREAC prende perciò origine anche dalla necessità di dare alla comunità lombarda un concreto futuro di rinnovato benessere sociale ed economico in grado di contrastare i cambiamenti climatici, consolidare il miglioramento della qualità dell’aria e generare nuove opportunità di sviluppo economico.

Le misure di attuazione del PREAC sono contenitori comprensivi di più azioni e interventi, che saranno dettagliati e concretizzati in seguito con la realizzazione di interventi specifici e che richiederanno la partecipazione di cittadini, imprese e tutti i portatori di interesse economici e sociali.

Ecco l’elenco completo di queste azioni: sviluppo del fotovoltaico, dell’idroelettrico, della filiera dell’idrogeno, delle biomasse solide, del teleriscaldamento e delle comunità energetiche rinnovabili e della mobilità a basse emissioni, ottimizzazione dell’edilizia pubblica e privata, decarbonizzazione dell’industria, misure in ambito agricolo e assorbimenti di carbonio, in economa circolare in ambito rifiuti, attivazione di filiere della transizione ecologica e di 17 aree territoriali per la Transizione Energetica, semplificazione normativa e strumenti di regolazione, contrasto alla povertà energetica e adattamento al cambio climatico.

Le Misure sono state definite considerando un disegno logico funzionale fondato sulla attivazione di alcune leve strategiche: semplificazione e regolazione; incentivazione; vocazione e pianificazione territoriale; partecipazione e networking. Particolare importanza, per la loro valenza trasversale, sono assunti dai temi dell’informazione, della formazione, dei comportamenti e della compartecipazione di tutti gli attori (dalle imprese ai semplici cittadini) agli obiettivi di decarbonizzazione.

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